Floating sea fishing - La pesca in mare con il galleggiante

Pesca alla salpa negli strati superficiali dell' acqua.

« Older   Newer »
  Share  
Ettore Angrisani
view post Posted on 10/1/2010, 18:00 by: Ettore Angrisani




La salpa come gia sappiamo è una delle nostre antagoniste piu' "forzute", anche quando non è un esemplare particolarmente di taglia, si comporta nella lotta come un vero buldozer. C' è in oltre da considerare che pur non essendo una preda particolarmente "famosa" in termini di diffidenza, resta comunque un pesce di branco e come tutti quelli appartenenti a tale caratteristica sociale, collabora insieme agli altri esemplari nell' individuazione del pericolo. Dunque molto spesso è necessario che qualche soggetto si insospettisca in maniera particolare, per trasmettere immediatamente al resto della ciurma segnali di panico che automaticamente portano a trascinarsi il branco lontano dalle nostre insidie.
Le banchine dei porti e le pareti degli antemurali, partendo dagli inizi della primavera, diventano veri e propri paradisi per gli amanti del "gioco duro" con questo pinnuto fortissimo che vediamo chiaramente brucare l' erba attaccata agli scogli sommersi ed anche appunto negli strati superficiali della banchina, proprio sotto il nostro naso e spesso ci saremo chiesti per quale motivo non attaccano il nostro boccone come magari farebbero voracemente sul fondo.
Pescare le salpe negli strati superficiali dell' acqua, richiede l' impiego di attrezzature molto leggere, spesso apparentemente sproporzionate alle loro qualita' combattive, proprio per i motivi sopracitati all' inizio di questo capitolo, inoltre c' è anche da considerare che è molto sensibile alla presenza umana e dunque nel complesso richiede un' accurata strateggia di cattura.
Utilizzeremo degli occhiali "polarizzati" necessari per vincere i riflessi del sole in acqua e gireremo lungo la banchina alla ricerca dei branchi con una canna fissa ad azione rigida, corrispondente ad una lunghezza compresa tra i 4 e i 5mt (io uso la 5 mt). Individuato il branco intento a banchettare lungo la sponda, ci posizioneremo trasversalmente e caleremo la nostra esca nei pressi delle nostre prede, cercando di non provocare eccessivo rumore. In questo modo eviteremo che i pesci si vadano ad inabbissare sul fondo perdendo le loro tracce e l' erba (che ci saremo procurati precedentemente, reperibile solitamente sul luogo di pesca) innescata su un amo del N.12 - 14 GAMAKATSU serie 421, verra' poizionata in maniera naturale all' attenzione dei pinnuti.
Negli strati superficiali dell' acqua, anche le salpe vedono una lenza di diametro sostenuto e dunque dovremo far fronte a tal proposito adottando monofili molto sottili. Consiglio nelle mattinate piu soleggianti di non salire oltre uno 0,12 fluorocarbon per garantire la riuscita della battuta e se i pesci non vogliono saperne di attaccare l' esca scendete anche ad uno 0,10. Vi sembrera' molto strano, ma è possibile insidiare questi bufali in superficie con questi diametri estremamente ridotti, la salpa non avra' di certo le giuste dinamiche per poter reggire al combattimento opponendo l' energia che siamo soliti controbattere quando la incocciamo sul fondo e sara' possibile vincere il duello dopo qualche breve ma energica sfuriata.
Per far si che un monofilo cosi' sottile possa reggere la reazione di una preda cosi forte (diciamo fino ad esemplari di mezzo kilo, anche perchè sono quelle le taglie massime che solitamente possiamo trovare in queste circostanze), l' unica soluzione sara' quella di applicare alla vetta della canna, un elastico ammortizzatore da roubaisienne della misura 1.2, o anche 1.4, in questo modo otterremo sia che il monofilo aumenti notevolmente il carico di rottura e non essendo questo elastico di misure particolarmente ridotte, ci aiutera' a stancare la salpa velocemente e a portarla al guadino, il quale steso perpendicolare alla banchina nella nostra postazione, ospitera' la preda facendo compiere alla canna una rotazione di circa 90 gradi in orizzontale, allo scopo di staccarla dal branco per non insospettirlo. Magari si sposteranno piu a monte regolarmente per continuare a brucare, ma non andranno ad immergersi salutandoci per un bel po, o per sempre.
La piombatura dovra' essere molto leggera per far discendere il fiocco d' erba in maniera naturale, ma nello stesso tempo dovra' assicurarci l' entrata in pesca a circa 1mt 1,50mt di profondita'. Suggerisco di montare un galleggiante dalla forma tondeggiante, con antenna lunga e deriva corta, 1gr e tararlo con 6 pallini da 0,1, il primo montato a 30 cm dall' amo e gli altri a salire verso il galleggiante tutti ad una distanza di 10cm tra loro.
La salpa in superficie è piu sospettosa, ma analogamente concede un combattimento piu' proporzionato alla sua taglia, poichè non avendo il fondo come riferimento, le fughe verso il basso saranno piu' ragionevoli. Dunque le catture saranno molteplici e sportivamente divertenti, non vi resta che provare e prepararvi a passare fantastiche giornate di primavera, a pesca di una delle prede piu' sportive del nostro sottocosta. - Ettore Angrisani


Edited by Ettore Angrisani - 18/1/2010, 01:44
 
Top
7 replies since 10/1/2010, 18:00   4391 views
  Share